martedì 30 aprile 2013

Dolce Vita

Quattro giorni a Roma a fare i fidanzatini, eterni innamorati da far venire le carie anche alle dentiere!
Roma è stupendissima, girata a piedi (millemila km al gorno) da il senso della vita Romana, ci siamo persi per i vicoli, fuori dai tour turistici classici, sfanculando le file perennemente presenti davati ai Fori e ai musei vaticani, preferendo la Galleria d'Arte Moderna alla Sistina, la chiesetta di S. Stefano al Vaticano, un ristorante indiano ai locali di Trastevere.
In tutto questo bendidddddio però il tarlo dell'allenamento non mi ha abbandonato e sia venerdì che domenica mi sono alzata all'alba per correre.
E' stato strano girare per la Capitale vuota alle sei del mattino, sono riuscita a vedere piazze e scalinate in tutta la loro bellezza, finalemente silenziose prima dell'ennesimo assalto di comitive urlanti e venditori di quadri.
Ma mi sono anche chiesta perchè.
Perchè in vacanza con l'uomo che amo mi sono sottoposta a questa tortura (perchè fre 15 km a Roma è' una TORTURA, viste le mille salite e le poche discese!), perchè ad ogni gelato mi sono chiesta se sarei ingrassata, perchè ad ogni cena facevo il calcolo delle troppe calorie che stavo ingerendo, perchè....perchè...perchè non riesco a lasciarmi andare?
La mezza dell'11 Maggio è stata la scusa per non abbassare la guardia, la sfida lanciatami dal destino che mi ha impedito di fare la prima in programma, un piede dolorante da riabituare alla corsa e i sensi di colpa da spedire in cantina.
Nonostante questo la prova bilancia ieri mi ha lasciato l'amaro in bocca, due chili in più. A sto punto potevo ingozzarmi e godermela no?
Mancano 10 giorni alla gara, domani i km saranno 18 e io ho ancora il dubbio se lo sto facendo perchè mi piace o perchè ho paura di fantasmi che dovrebbero non esserci più.

mercoledì 24 aprile 2013

TO BE...

Ho deciso di riprendere a scrivere perchè dopo 5 mesi di allenamenti mi sono resa conto di aver vissuto un'avventura che merita di essere raccontata. Almeno a me stessa. Per non perderei pezzi, i ricordi e le emozioni, che sono sempre così labili...oggi siamo travolti dalla gioia, dalla tristezza, dall'angoscia e domani rimane solo l'ombra di ciò che pensiamo di aver provato. NO, bisogna fermare questi attimi, e io che amo la fotografia so bene quanto sia importante il giusto punto di vista, la luce, i colori per rendere immortale un attimo. E di attimi da rivivere in questi mesi ce ne sono stati tanti.

A Dicembre sono nati due nostri nipotini, figli dei fratelli di Ale. Due cucciolini tutti da stritolare di baci.
E lui che "no, non voglio figli", "sono troppo vecchio per...""sto così bene da solo con te e Sara.." si è sciolto come un calippo a ferragosto.
Bene.
Molto bene.
IO NO!
Non vorrei sembrare la cugina cattiva di Crudelia Demon ma sinceramente l'istinto materno inizia e finisce con mia figlia.
Certo, come tutte le donne ci sono momenti in cui penso che sarebbe stupendo avere un figlio con i suoi occhi, ma poi la favola del Mulino Bianco si infrange contro la realtà che ho già vissuto: kg in più, smagliature, parto, notti in bianco, biberon, tempo zero per una doccia, uscite annullate, malattie varie ed eventuali, svezzamento, pannolini ecc ecc ecc.
Vi prego no.
Non ce la posso fare, non ora, non adesso.
E infatti puntuale come la nausea a Natale è arrivato il ritardo, a Gennaio. Porcadiquella....
Ammetto di aver tirato un sospiro di sollievo quando è risultato un falso allarme, ma non posso non pensare ai suoi occhi un po' delusi...Così ho fatto una cosa TREMENDA: ho temporeggiato!
In sintesi gli ho chiesto tempo, il tempo di correre una mezza maratona e magari qualcosa in più, di far passare l'estate , di pensare a cosa fare da grande e..e... sono una brutta perona vero? :( :(

Perchè il Primo Amore....

Com'è stato con Ale, mio primo Amore a 13 anni e oggi mio compagno per la Vita, anche la Corsa non ha mai abbandonato il mio cuore.
Quando due anni fa mi avevano perentoriamente vietato di correre è stato un duro colpo da accettare. Fortunatamente il mio meraviglioso e sportivo Uomo mi ha aiutata facendomi conoscere la bici da corsa e permettendomi, nei successi due anni, di continuare a faticare come piace a me.
Però..Però..la corsa... ogni volta che incrociavo un runner mi scoprivo ad osservarlo con una punta di invidia, ascoltare persone con storie "di corsa" da raccontare mi affascinava e intristiva allo stesso tempo e infine c'era quella cosa in sospeso, la mia avventura lasciata a metà a causa di un infortunio sulla via di Damasco (ehm...Santiago), la voglia di concludere ciò che avevo inziato e...insomma, ne avevo un po' le palle piene della bici e di tutto il testosterone che ci ruota attorno. Decine di uomini in calzamaglia bianca (omiodio) che fanno a gara a chi ce l'ha più lungo, a chi va più veloce, a chi ha il cambio più figo ecc ecc....Con tutto il rispetto per i ciclisti seri, è veramente un mondo maschilista e troppo competitivo! Vuoi mettere il running? Sei tu e tu, solo gambe e fiato, testa e cuore, l'unica gara è con te stesso e se incroci un'altro che corre invece di accelerare per far vedere quanto si è fighi, ci si saluta, complici e compagni nella stanchezza.
Ecco.
Dopo due anni ci ho riprovato. Grazie ad un Amico che per caso è anche osteopata. Grazie ad Ale che mi ha scorazzato a fisiatri per tutto il Nordest. Grazie a me che non mollo mai (o quasi).

A Dicembre la prima Corsa, 30 minuti dolorosi, con strascichi nei giorni seguenti che neanche la scalata dell'Everest.
A Gennaio si parte, via, abbiamo un obiettivo.

martedì 23 aprile 2013

Si Torna... e si corre....

Non so perchè, non so coa sia scattato esattamentenella mia testa, ma leggendo il racconto di un altro Blogger mi è imporvvisamente tornata la voglia di scrivere, dire, raccontare...

MI impegnerò a capire come funziona questo spazio, cercherò i miei amici e tornerò a narrare la mia vita, come un tempo ma diversamente da un tempo. Tutto cambia e tutto rimane uguale, siamo noi che mutiamo, sempre.