Siamo tornati indietro al 1993.
Quando ero innamorata di lui ma lui non lo sapeva, quando ero troppo piccola per essere notata da quel tastierista così bello e gentile, quando i venerdì sera si passavano a provare con il Coro, quando organizzavamo concerti in provincia e fuori, quando c'era ancora Don Giuseppe a farmi credere che la Chiesa era una cosa "buona e giusta".
Sospiravo durante le due ore di gorgheggi, sospiravo e lo guardavo, le amiche mi prendevano in giro e mi dicevano di lasciar perdere che tanto Ale aveva una ragazza bella e ricca, che 5 anni sono troppi e non mi avrebbe mai notato.
Vent'anni dopo Don Giuseppe ci ha lasciato, non penso più che la Chiesa sia Buona e Giusta, Ale è il mio Tutto e il coro si è sciolto da almeno un decennio .
Fino a ieri sera.
"Il Don" era molto più di un prete, era uno di noi, un amico, un compagno di viaggio. E così lo vogliamo ricordare, riunendoci ancora una volta per cantare per lui, per ricordarlo con i suoi sorrisi e le battute, per il suo entusiasmo e la la sua fede, così forte da far quasi invidia.
Ancora una volta Karis.
Tutto da organizzare, cinquanta persone da contattare, musiche da provare, testi da ripassare, doppie voci da rivedere. E ieri sera, in taverna a casa nostra ci siamo ritrovati NOI, lo zoccolo duro, quelli che non si sono mai persi e che hanno fatto di quell'esperienza un'amicizia eterna.
E stavolta io ero con lui, tra le battute di tutti, con l'abbraccio di Alessia e il sorriso di Michela che hanno raccolto le mie confidenze di sedicenne.
Ancora una volta noi, vent'anni dopo. Sarà bellissimo
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